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Le differenze tra un sito web e un'applicazione

Le differenze tra un sito web e un’applicazione

Ultimo aggiornamento:

Uno dei grandi errori che si possono commettere è quello di confondere un’applicazione con un sito web.
È vero che ci sono delle correlazioni ma sono comunque due prodotti molto differenti.

Tipo di software

Il web ci ha abituato ad un genere di software molto particolare. Di fatto, il software web, è una particolare categoria che ha dei grandissimi pregi e che ne hanno scaturito l’enorme successo.

Uno di questi è la sua capacità di adattamento e la sua flessibilità. Infatti utilizza tecnologie semplificate che permettono di creare contenuti e strumenti potenti e longevi. Per questo l’utilizzo più comune è a scopo pubblicitario.

Le applicazioni sono dei software molto più complessi. Per comprendere meglio questo concetto sono necessari degli esempi:

Google Chrome è un’applicazione, il documento che possiamo visualizzare ed utilizzare è il sito.

Microsoft Word è un’applicazione, il documento che possiamo visualizzare ed utilizzare è l’equivalente del sito.

Senza nulla togliere alle tecnologie web, alla complessità che possono raggiungere e alla potenza delle soluzioni che possiamo utilizzare tramite esse, la natura e l’uso è quindi differente.

Attività e passività

Il sito web è attivo

Ha una natura attiva grazie alla rete. Si può infatti accedere al sito da link sparsi per il web ed è raggiungibile tramite i motori di ricerca. L’utente può quindi raggiungere i contenuti in modo attivo, in ogni momento e da qualsiasi dispositivo che abbia installato un web browser.

Anche se l’utente non è a conoscenza di un determinato sito web potrà ritrovarcisi all’interno. Anche se non lo ricerca direttamente può comunque ritrovarsi a leggerne i contenuti. Questo è l’enorme potere di Internet e del Web.

L’applicazione è passiva

L’utente deve cercarla, installarla e poi deve decidere di aprirla ed utilizzarla.
Lo scopo dell’applicazione deve essere quello di risolvere un problema, se questo non accade l’utente la cancellerà dal dispositivo.

È infatti molto importante ricordarsi che l’utente può sempre rimuovere il software e se questo accade sarà molto complesso convincerlo a re-installarlo.

Queste caratteristiche rendono un’applicazione passiva.

Sito web responsive o applicazione

La domanda più ricorrente che mi viene posta è: “È meglio fare un sito web responsive o un’applicazione?”

La domanda è tutt’altro che banale e potremmo rispondere con: “Dipende dal tipo di sito web.”

Partiamo con il dire che un prodotto non elimina l’altro.

Un sito web deve avere essere consultabile da tutti i device e la tecnologia responsive ci viene incontro per facilitarci il lavoro. Quindi la prima risposta da dare è “sì, il sito deve essere responsive”.

Detto questo allora possiamo iniziare a parlare di un’eventuale applicazione.

Se il sito è di tipo editoriale o e-commerce allora vale la pena iniziare a pensare ad una strategia marketing per poter introdurre un’applicazione.
Di fatto un device mobile è uno strumento che può aumentare il numero di vendite dei propri prodotti o aumentare l’utilizzo di un determinato servizio.

Ma anche in questo caso non deve essere visto come un sito web. In parole povere, se l’applicazione è esattamente la copia del sito e non offre niente di più (non usufruendo delle tecnologie a disposizione) allora la strategia deve essere rivista.

In tutti gli altri casi, il porting dei dati di un sito in un’applicazione è un grandissimo azzardo se non una perdita ingente di denaro e di tempo.

Mi spiego, il sito web vetrina ha uno scopo pubblicitario e di presenza nella rete, vale a dire che essendo presenti anche con una semplice pagina e ben posizionata nei motori di ricerca, può produrre dei contatti validi.

Per un’applicazione invece non è così. Affinché l’utente e il potenziale cliente la installi è necessario che essa offra un servizio utile. Ad esempio l’acquisto diretto di prodotti o servizi, la produzione di contenuti, la visione di un catalogo, la risoluzione di un problema e così via.

Se impostata in questi termini allora un’applicazione diventa una strategia vincente.

Il tipo di utilizzo

L’utilizzo di un sito web è differente rispetto ad un’app.

Il sito viene usato principalmente per un “mordi e fuggi”. Spesso i contenuti sono letti con un colpo d’occhio; Cerco un numero di telefono, un indirizzo, mi informo su quali servizi offre un’azienda, entro ed esco dal sito per poi ricercarlo su Google.
Sono tutte azioni comuni e le caratteristiche dei software web e del web stesso incentivano questo tipo di comportamento. È la sua caratteristica principale e la sua forza.

Fatta eccezione per i siti editoriali e e-commerce dove c’è l’offerta di un servizio, un prodotto o la fruizione di una mole elevata di dati.

Le applicazioni sono invece dei software che vengono installati per uno scopo ben preciso. Dalla condivisione di contenuti, alla manipolazione di dati per finire con l’intrattenimento video-ludico, la chiave è sempre la stessa: “l’utilità”.

Un’app occupa spazio nel device, in alcuni casi anche altre risorse e quindi la sua installazione ha un peso e un’importanza che l’utente conosce bene e che valuta con attenzione.

Da qui si comprende perché un’app “vetrina” che ha come unico scopo pubblicizzare un prodotto senza dare in cambio niente all’utente può essere solo una strategia errata.

E’ vero che l’utente può installarla per curiosità ma se quest’ultima non ha una reale utilità nella vita delle persone allora sarà disinstallata e la probabilità di riprendere quell’utente (o quell’ipotetico cliente) è davvero molto bassa e comunque molto dispendiosa.

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