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Sviluppo App: i 5 errori più comuni da evitare

Sviluppo App: i 5 errori più comuni da evitare

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Ogni settore ha le sue peculiarità, sia dal punto di vista dei vantaggi che da quello degli svantaggi e, a nostro avviso, quel che è critico nel settore mobile è la scarsa conoscenza. Pur quanto i numeri siano positivi e il trend delle app mobile sia in grandissima crescita, le dinamiche di funzionamento di questo mondo sono conosciute da una cerchia ristretta di persone. Questo vuol dire che spesso le aziende si fanno un’idea sbagliata in termini di tempi e costi dello sviluppo di un’app ed anche delle funzionalità che essa può o deve avere.

Inoltre, abbiamo riscontrato che molte app vengono realizzate con degli errori che potremmo definire basici e questo è sempre un dispiacere perché sono investimenti destinati a fallire. Vediamo quindi quali sono i 5 errori più comuni da evitare quando si pensa e si sviluppa un’applicazione. Evitarli comporta una base per il successo decisamente più sicura.

1. Scarsa pianificazione

Al pari di qualsiasi altro progetto, anche le applicazioni necessitano di una pianificazione iniziale dettagliata. Si può partire da una fase di brain storming dove si buttano giù tutte le idee e via via le si schiariscono, individuando quelle che sembrano le migliori. In questo modo è possibile delineare il focus su cui concentrarsi ed iniziare tutta una serie di analisi di fattibilità, che comportano anche l’analisi della concorrenza.
Occorre avere una visione d’insieme del settore in cui si vuole entrare e prospettare degli scenari, quindi programmare fin da subito gli interventi da effettuare. Poi, in corso d’opera ed anche a distanza di molto tempo dallo sviluppo, si possono fare modifiche, ma per avere la sicurezza di fare tutto correttamente, occorre mettere tutto nero su bianco all’inizio.

2. Non prendere in considerazione la User Experience

Non bisogna mai dimenticare che le applicazioni nascono per essere fruite da terze persone, quindi è doveroso prendere in considerazione la loro opinione in termini di navigazione ed uso. La User Experience è fondamentale. Tanto in fase di testing, tanto anche successivamente. Gli elementi che non andrebbero sottovalutati sono i seguenti:

  • funzionalità: qui vige il detto “less is more”, cioè che è preferibile un numero inferiore di funzionalità per non bombardare e disorientare gli utenti;
  • colori: sempre in ottica di guidare e non disorientare, è importante differenziare i vari contenuti con colori diversi, soprattutto quelli che invitano a compiere un’azione e quelli che confermano un esito;
  • suggerimenti automatici: soprattutto se nelle app ci sono dei moduli di iscrizione o ricerca, possono essere utili dei suggerimenti automatici che aiutano a non commettere errori ed immettere quindi dati non corretti.

3. Non fare content marketing

Ogni giorno sugli Store vengono pubblicate centinaia e centinaia di nuove applicazioni e sono veramente poche le persone interessate a vedere, e poi scaricare, le ultime novità. Questo vuol dire che affinché la propria app sia scaricata occorre portare innanzitutto a conoscenza la sua esistenza! Si rendono dunque necessari testi e descrizioni per lo Store, ma anche qualche articolo o comunicato stampa da far circolare in rete per informare del nuovo servizio immesso sul mercato, come funziona, quali punti di forza ha, eccetera.
Essendo questo un aspetto vitale, molto importante per il successo delle applicazioni, necessita di una programmazione ad hoc, che va fatta anch’essa nella fase iniziale così da rendere subito il progetto completo a livello teorico.

4. Non eseguire gli aggiornamenti

Dopo la pubblicazione sugli Store inizia una nuova fase dell’applicazione e questa va supportata tanto con il content marketing tanto con gli aggiornamenti. Le tendenze sono abbastanza mutevoli, quindi gli aggiornamenti a cui ci riferiamo non riguardano esclusivamente gli adeguamenti alle nuove versioni dei sistemi operativi, ma riguardano anche piccole modifiche in linea con quelle che possono essere le nuove aspettative degli utenti.

5. Mancanza delle competenze

Purtroppo, la nostra esperienza ci porta a dire che in molti casi vengono affidati dei progetti mobile a chi non ha le competenze giuste e questo è spesso un suicidio. Lo sviluppatore di applicazioni è una professione molto specifica e non si può improvvisare. Quindi la scelta di sviluppare un’app all’interno della propria azienda deve essere ponderata adeguatamente.
Come abbiamo visto, e come avevamo già detto, la materia delle app mobile è sì interessante, ma anche ampia. Per questo riteniamo che sia sempre importante ricevere una consulenza da parte di professionisti del settore per capire che cosa può essere fatto e come può essere fatto. Un confronto del genere consente di risparmiare tempo ed evitare delle delusioni se le proprie idee non possono essere messe in pratica o la app realizzata disattende le aspettative a livello di performance.

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